Dopo le dimissioni dei professori Balestracci, Mugnaini e Savelli dal comitato scientifico del progetto ministeriale, che vuole portare al riconoscimento del Palio come bene culturale immateriale, il mondo delle contrade sottolinea l’importanza e l’obiettivo del progetto.
L’argomento, che è al centro dell’interrogazione comunale di Gabriella Piccinni, evidenzia i dubbi da parte degli storici sull’iter seguito e su alcuni elementi della relazione dell’antropologa incaricata Katia Ballacchino.
Un percorso che però è stato totalmente condiviso con il mondo contradaiolo, come ha specificato ai nostri microfoni il Rettore del Magistrato delle contrade Emanuele Squarci. A breve infatti dovrebbe arrivare anche il riconoscimento di tamburi e bandiere come beni culturali materiali.
“L’individuazione di oggetti rappresentativi è stata una scelta condivisa dalle contrade, ognuna ha proposto gli elementi adeguati in assoluta autonomia. Niente di sorprendente o negativo per le contrade, anzi la tutela è molto importante”.
E sul lavoro svolto dall’antropologa il Rettore commenta: “Non posso dare giudizi specifici sul lavoro dell’antropologa, ma credo si tratti ovviamente del lavoro di un’antropologa non di una storica. Sicuramente gli gli storici del comitato scientifico hanno delle competenze diverse, ma perché parliamo di due piani differenti tra loro”.
E sulle dimissioni dei professori afferma: “Ci hanno inviato una lettera per comunicarci le dimissioni, ci siamo detti dispiaciuti e speravamo in un ripensamento. Penso che per la città e le contrade sia però molto importante arrivare a questo riconoscimento”.
V.C.