Nella prima puntata di “Buongiorno Palio“, il talk condotto da Viola Carignani, l’argomento cardine è il lavoro dell’associazione Team AGRI Pony Italia, riconosciuta dal Masaf, che si occupa della gestione dei giovani allievi e delle giovani allieve che iniziano a muovere i primi galoppi in pista. Un’attività che viene svolta a Pisa, all’Ippodromo di San Rossore, che si dedica completamente all’ippica ludica con minori organizzando corse su pony.
L’AGRI inserisce queste attività all’interno di due settimane di vita completa in scuderia, in cui i giovani possono sviluppare un lavoro di gruppo e di socialità immersi nel mondo dei cavalli.
“Abbiamo portato avanti questa attività in cui crediamo tanto – spiega Andrea Picchi, allenatore MASAF – e sono le corse pony dove noi cerchiamo di insegnare un qualcosa che non è solo la corsa in sé per sé, ma è un rapporto che i ragazzi iniziano ad avere con questo animale, un animale nobile che ci ha sempre accompagnato nella storia e che a oggi ha una funzione diversa da quella che è stata nel tempo. Cerchiamo di fargli capire che in un mondo di tecnologia dove abbiamo il telefono, le informazioni su internet, la televisione,… In questa settimana di stage dove stanno h24 con noi, abbandonano quelli che sono i telefoni e l’informatica, glieli ritiriamo e glieli diamo solo per le comunicazioni con i genitori. Cerchiamo – conclude Picchi – in un mondo tutto meccanizzato dove ad ogni domanda abbiamo una risposta automatica con il cavallo la risposta è molto individuale, molto soggettiva quindi loro imparano a creare questa sintonia con l’animale basata sulla fiducia reciproca”.
Un’esperienza unica per i ragazzi che voglio avvicinarsi al mondo dell’ippica, a ciò che gravita intorno ai cavalli e alla vita in scuderia con orari e regole precise come racconta la senese Erminia Corbini: “Ci svegliamo alle 8 della mattina, dormiamo in tenda accampati a contatto con la natura”.
Mentre per Viki Krumova, anch’essa di Siena, è davvero un’esperienza importante vista la sua difficoltà alla vista, ma come racconta lei stessa: gli occhi del cavallo diventano i suoi.
“Semplicemente gli occhi del cavallo diventano i miei, mi lascio trasportare e mi fido totalmente dell’animale. Noi senior facciamo gare da 800 a 1000 metri, mentre i juniors i 400 metri”.