“Era una battuta non polemica nei confronti del Palio di Siena”. Lo specifica ai microfoni di Siena Tv Vittorio Sgarbi, alle cui dichiarazioni relative il Palio di Ferrara ha risposto durante la sua conferenza stampa il sindaco Luigi De Mossi: “Durante l’ultimo Palio di Ferrara mi hanno chiamato a fare il duca, mi sono divertito e ho visto un grande impegno da parte della città, con una risonanza largamente inferiore a Siena, e allora ho fatto una battuta, ma intendevo dire che Siena è insuperabile ed è un modello per chiunque voglia fare un Palio” ha spiegato il noto storico dell’arte, politico e personaggio tv, ospite dell’Amministrazione comunale per la Carriera.
“Non ho niente contro Siena, anzi l’ho sostenuta quando è stata aggredita dal ministro del turismo Brambilla – ancora Sgarbi – la quale aveva interdetto la denominazione di sito patrimonio umanità al Palio perchè si azzoppano i cavalli. In Italia abbiamo 4 cose internazionali, Firenze, Roma, Venezia e il Palio, l’idea che non fosse bene Unesco e interdetto per via di fantasie animaliste mi è sembrata ragione per sostenere il Palio fino in fondo. Sono sempre stato convinto della importanza antropologica, storica, psichiatrica del Palio, in me avete un sostenitore assoluto”.
“Ho molta simpatia per il sindaco – aggiunge Sgarbi – è caratteristico perchè fa molti proponimenti ma poi non si fa niente – afferma sorridendo – sono anni cerchiamo di fare qualcosa. Ai tempi di Mussari e Mancini facemmo una grande mostra che ha generato il museo arte e genio e follia, è stata l’ultima cosa che ho fatto per il Santa Maria. Col sindaco spesso parliamo di poter fare qualcosa”.
“Dovevo fare il giudice del Drappellone ma non mi hanno chiamato, e avevo proposto il nome di un bravo artista, Lino Frongia, ma non mi hanno considerato” conclude Sgarbi.
