Il servizio di raccolta dei rifiuti urbani è sempre al centro del dibattito politico cittadino. Ancora di più dopo la decisione presa dall’assessore del comune di Siena Barbara Magi di eliminare, almeno fino al rinnovo dei cassonetti, l’uso della tessera magnetica per l’apertura dei contenitori a calotta. Una soluzione temporanea per rimediare ad un sistema di conferimento ormai obsoleto e mal funzionante per cercare di evitare l’abbandono dei sacchi fuori dai cassonetti, perché le calotte non si aprono.
Soddisfatti per la decisione, i rappresentanti politici della maggioranza.
“Ad Agosto scorso, lanciammo la riflessione sulla inutilità della 6card, che allo stato non serve a determinare in maniera puntuale il rapporto diretto sul quantitativo di differenziata fatta da ciascuna famiglia, ma solo l’apertura dei singoli cassonetti – hanno detto Lorenza Bondi e Marco Falorni del Gruppo Forza Italia UDC in Consiglio comunale – Se a questo si aggiungono i frequenti malfunzionamenti e la poca igiene nelle modalità di conferimento, la riflessione sulla eliminazione delle tessere era la logica conseguenza”.
“E’ inutile e fuorviante parlare solo della percentuale di raccolta differenziata, che dobbiamo comunque impegnarci ad aumentare”.- ha fatto sapere il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Il Comune di Siena ha proposto, attraverso le scelte dell’assessore Magi, un cambio di passo rispetto al passato. Non è più ammissibile sentirsi prospettare un aumento del costo ogni qual volta che si chiede un miglioramento dei servizi, a tutela della pulizia e del decoro cittadino”.
Di tutto altro parere il gruppo consiliare del Partito Democratico : “Una scelta lesiva per l’immagine stessa della città incapace di gestire quella che in altre comunità è la normalità, una regressione che mortifica tutti quei cittadini che si sono sempre impegnati nella propria raccolta differenziata, un “tana libera tutti” che produce regressione culturale e premia evasione e irresponsabilità ambientale.
“La sospensione della 6 card – utile solo per tentare di aprire cassonetti malfunzionanti – è solo una dichiarazione di fallimento da parte del Comune e della società di gestione – ha dichiarato il gruppo consiliare Per Siena, “: una presa d’atto che merita, tuttavia, qualcosa più dei proclami o dell’entusiasmo per una complicazione in meno. Il problema dei rifiuti, anche senza card, resta”.
Infine l’intervento di Anna Ferretti .“Per capire e conoscere cosa ha progettato il comune di Siena – ho presentato un’interrogazione sulla SEI Card. Siamo, credo il primo capoluogo di provincia che prende questa decisione e quindi una riflessione è importante per la futura corretta gestione dei rifiuti”.