Le strade che ogni pilota di rally sogna di calcare sono state conquistate dal navigatore senese Lorenzo Granai.
Nella tappa del campionato del mondo in Nuova Zelanda, una delle più attese visto che mancava dal calendario da ben 10 anni, Granai avrebbe dovuto svolgere il ruolo di direttore sportivo, poi si è messo di mezzo il destino: il navigatore Simone Scattolin si è infortunato e quindi il senese si è seduto di fianco a Lorenzo Bertelli sulla Ford Puma Rally 1. Già prendere parte ad una competizione del genere è un traguardo, ma se come Bertelli e Granai riesci a chiudere in top 10, al settimo posto, allora hai scritto una pagina di storia del rally italiano. Per il navigatore senese potrebbe essere stata l’ultima occasione in una gara del mondiale dato che, come da lui ammesso, il ritiro non è così lontano.
“Siamo arrivati settimi ed è stato il nostro miglior risultato di sempre – ha detto Granai -. Nel 2015 sono arrivato due volte decimo. Abbiamo fatto questa gara in un team ufficiale e con le macchine di ultima generazione, il risultato che abbiamo raggiunto non era neanche nei nostri pensieri. E’ stata la ciliegina sulla torta di una carriera che tra poco finirà, perché la carta d’identità mi inizia a suggerire di pensare ad altro”.