Picchia la figlia perchè rifiuta il velo, l'Imam di Colle: "Episodi simili non appartengono all'Islam"

Di Redazione | 11 Aprile 2017 alle 20:07

Picchia la figlia perchè rifiuta il velo, l'Imam di Colle: "Episodi simili non appartengono all'Islam"

La reazione dell’Imam di Colle val d’Elsa all’espiodio di violenza

E’ arrivata in Italia quando era piccola ed e’ cresciuta in un piccolo borgo della provincia di Siena, Colle val d’Elsa, dove ha frequentato la scuola, fino all’istituto superiore, quando ha cominciato a rifiutare i simboli di quella religione musulmana a cui il padre e’ particolarmente devoto. Per questa scelta di ribellione, un’adolescente di origine kosovara e’ stata vittima di maltrattamenti tra le mura di casa perche’ non voleva indossare il velo, leggere il Corano e imparare la lingua araba. A picchiarla il padre, un 38enne che da circa vent’anni abita in Italia e che, secondo quanto riferisce la polizia, “ha aderito ai precetti piu’ radicali della religione islamica”. L’uomo e’ stato arrestato questa mattina con l’accusa di maltrattamenti a danno di minori conviventi.

Alla figlia ‘ribelle’ l’uomo aveva impedito di intrattenere rapporti con i coetanei, facendola crescere “in un contesto familiare isolato ed estraneo alle normali condizioni di socialita’”, spiega ancora la polizia. Ma proprio quei coetanei, tra i banchi di scuola, si sarebbero accorti insieme agli insegnanti che qualcosa non andava: la ragazza faceva fatica a camminare e aveva strani segni sul corpo. Da qui la segnalazione ai sanitari che hanno preso in carico la minorenne ricoverandola la scorsa settimana e allertando la polizia che ha fatto scattare le indagini della procura di Siena. La minorenne si trova attualmente in una struttura protetta e proseguono gli approfondimenti degli inquirenti su quanto accaduto.

La prima condanna dell’episodio e della condotta del 38enne e’ arrivata da Mohamed Abdel Qader, imam di Perugia e di Colle Val d’Elsa: “Episodi simili non appartengono all’Islam”. “I bambini vanno trattati con affetto e amore”, ha aggiunto l’imam che ha poi sottolineato: “L’adolescenza e’ un momento particolare nella vita di ogni individuo e deve essere affrontato con ancora maggiore attenzione”. Quello accaduto oggi in provincia di Siena non e’ il primo caso di maltrattamenti a ragazze che hanno manifestato il proprio rifiuto a seguire le regole della religione musulmana. In Italia nelle ultime settimane anche Bologna, Pavia e Torino sono state teatro di violenze su minorenni che volevano vestirsi alla ‘occidentale’ o rifiutavano di essere date in sposa a uomini adulti. Sulla vicenda e’ intervenuto oggi Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega. “Non si puo’ svendere la cittadinanza per favorire un’integrazione che non c’e’ e che molto spesso gli immigrati rifiutano”, ha detto Calderoli



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