Paolo Montagnani, coach della Emma Villas, racconta il lungo periodo di stop per il Covid

A 24 ore dalla gara di recupero di domani contro la Cave del Sole Lagonegro l’intervista rilasciata a SottoRete in onda su Siena Tv ogni giovedì alle ore 21

Di Redazione | 12 Febbraio 2022 alle 18:30

Paolo Montagnani, coach della Emma Villas, racconta il lungo periodo di stop per il Covid

A 24 ore dalla gara di recupero di domani contro la Cave del Sole Lagonegro il coach della Emma Villas Aubay Siena Paolo Montagnani ha rilasciato un’intervista a SottoRete, in onda su Siena Tv ogni giovedì alle ore 21, nella quale ha raccontato il lungo periodo di stop per il Covid.

Quanto è stato difficile gestire queste lunghe settimane lontane dai campi?

“Oltre alle tre settimane lontane dai campi, quando gran parte de gruppo è risultata positiva, abbiamo avuto problemi legati al Covid anche nelle settimane precedenti, piombando in grande difficoltà come se non lo fossimo già dal punto di vista tecnico. Abbiamo calcolato che negli ultimi 49 allenamenti sono stati 15 i minuti di gioco con la squadra, perché non c’era il numero sufficiente di giocatori. Adesso però siamo tornati, stiamo ripartendo”.

Dopo quel finito di 3 vittorie consecutive quando lei è arrivato si è fermata la macchina da punti della Emma Villas, cosa non è più andato da allora?

“Abbiamo fondamentalmente delle difficoltà tecniche, la squadra riesce raramente a giocare bene tutta insieme e questo è quello su cui stiamo cercando di lavorare e che serve per vincere, come in quelle tre gare, ma anche come a Cuneo, quando per un soffio non riuscimmo a vincere al tie-break. Purtroppo quando si perde tanto viene fuori il peggio di noi e a volte manca anche quel credere in sé stessi”.

Parlando dello scorso match contro Ortona, una sconfitta 1-3 che ha bruciato soprattutto per la classifica, adesso è scappata a +4, nonostante un buon primo set vinto poi però sono tornate le solite ombre che hanno spento ogni speranza di fare il colpaccio.

“Dobbiamo registrare anche ciò che è andato bene sia nel primo set che in bio a parte del secondo che per poco non abbiamo vinto. Purtroppo qualcosa è andato storto poi, nel proseguo de match, è tornata a mancare quella fiducia in noi stessi e poi è arrivata anche una stanchezza fisica causata dal nostro lungo fermo”.

Ci sono da recuperare le partite di Mondovì e Reggio Emilia (neo vincitrice della Coppa Italia di A2) oltre a quella contro Lagonegro, servono buoni risultati già da questo match?

“Non ci dobbiamo focalizzare su Mondovì perché è in ultima posizione ma su tutte. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con la compilazione e dei calendari delle gare da recuperare, come detto dal Presidente Bisogno, è mancato quel Fair-Play tra società e Lega che non ha permesso di avere gli stessi diritti e lo stesso trattamento per le squadre. Noi abbiamo aspettato che gli altri recuperassero tutte le pedine mentre a noi questo non è stato concesso. Le regole devono essere uguale per tutti!”

Domenica, dopo la sconfitta contro Ortona, la società ha indetto un silenzio stampa, rotto 48 ore dopo dal Presidente Bisogno. Come lo ha vissuto?

“È stata una decisione coordinata decisa da tutti, la partita contro Ortona è stata disegnata come la finale del Campionato del Mondo, ma noi sapevamo come stavamo e quanto difficile sarebbe stata la gara. Per questo, per evitare di fare esternazioni dettate dal nervosismo post-match abbiamo deciso di fermarci e riflettere. Ho apprezzato comunque la dichiarazione del Presidente Bisogno perché sta comunque apprezzando il mio lavoro e la sua fiducia mi dà i giusti stimoli per continuare a lavorare”.

Adesso il mercato, ha salutato il gruppo senese lo schiacciatore Ivan Kuznetsov, su cui molti speravano visto il curriculum e viste le importanti doti atletiche, cosa non è andato?

“Sono diverse le ragioni che hanno portato a questa scelta, primo fra tutti problemi di ambientamento e adattamento al campionato italiano, noi lo dobbiamo ringraziare perché ci ha aiutato a vincere delle partite e a lavorare bene. Purtroppo ha dovuto saltare un mese di gioco per il problema della vaccinazione, per cui ha dovuto seguire un iter particolare. Adesso però pensiamo a ciò che possiamo controllare e alle forze di cui disponiamo”.

Movimento di mercato in uscita, implica un movimento in entrata?

“No, non è così strettamente legata alla partenza di Kuznetsov, i movimenti di mercato sono possibili ogni squadra può fare innesti alla rosa e anche noi siamo sul mercato, però ripeto adesso pensiamo a ciò che possiamo controllare, allo stato in essere. Adesso dobbiamo stringerci di più”.

Domani contro Lagonegro, squadra con cui all’andata la Emma Villas vinse 3-1, sarà una partita diversa, una trasferta lunga e anche difficile. Quale sarà l’approccio alla gara?

“Intanto siamo tornati e siamo ripartiti, attualmente non siamo ancora al 100% dell’organico qualcuno ha risentito degli strascichi del Covid, nonostante fosse asintomatico. Intanto arrivino in Basilicata poi vediamo, dobbiamo pensare anche alle restanti 9 partite e dobbiamo iniziare a fare punti, perché altrimenti è inutile parlare di classifica. Lavoriamo partita per partita, anche perché i calendari purtroppo ancora non sono stilati e sono poco chiari”.

Ha fatto piacere tornare a giocare e rivedere la tifoseria di casa?

“Sì, assolutamente, noi lo sappiamo e li sentiamo. Sappiamo anche che con un minimo di risultati il PalaEstra potrebbe diventare un grande valore aggiunto è un supporto importante per noi. Però mi sento anche di dire che non serve adesso qualche rimprovero, come quello che c’è stato domenica scorsa dopo la sconfitta contro Ortona, la frase “Andate a lavorare” è del tutto fuori luogo e denota ignoranza perché tutti, noi dello staff, i giocatori e la società lavora duramente per cercare di fare risultato, l’impegno c’è poi vincere è un’altra cosa. Noi comunque il pubblico lo sentiamo, i tifosi ci fanno un grande aiuto e tanta carica però adesso siamo noi che li dobbiamo aiutare nel l’unico modo possibile: fare risultati”.



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