“Ho cercato di tenere rapporti più aperti con le contrade con cui finora non ne ho avuti per portare rispetto alle altre. Ci sono contrade in cui ho montato, altre no, altre che potranno aprirsi al momento. Vediamo cosa succede con i cavalli e le scelte dei capitani. Questo è un gioco in cui uno ci mette l’impegno, la volontà e la grinta, ma poi ci vuole anche quel pizzico di fortuna che il 29 giugno e il 13 agosto fa incastrare le situazioni giuste al momento e al posto giusto. Certamente se uno ha più strade aperte è più semplice che si incastrino.
E’ un Jonatan Bartoletti “possibilista” quello che si prepara alla carriera di Provenzano e in questa ‘filosofia’ rientra anche il rapporto con la contrada dell’Istrice, che è cresciuto durante l’inverno appena trascorso.
“Il rapporto con l’Istrice è un rapporto come con tutte le altre. Ho vinto nella Lupa, ma l’ho portato avanti tutto l’inverno, vediamo quello che succede. Sappiamo che ci sono vincoli consolidati da anni di contrade con certi fantini, ma questo non toglie che si possano instaurare rapporti con tutti. Bisogna cercare di tenersi più possibilità aperte.
Parlando di cavalli, ha aggiunto: “Più cavalli buoni ci sono e meglio è, solo una punta sarebbe una situazione particolare”.