Il meteo, per fortuna, nonostante le previsione poco rosee, non fa le bizze e anzi un timido sole fa capolino in Piazza del Campo. Aquila di rincorsa, la gestazione della mossa è più nervosa rispetto alla prima prova, con il mossiere che fa uscire i fantini dai canapi due volte. Il cavallo del Drago Ungaros perde un ferro, e dopo l’intervento del maniscalco viene riferrato (escluse altre problematiche).
Dopo un po’ di agitazione si abbassano i canapi ed è buona l’uscita di Giraffa, Onda, Torre, Drago e Selva. A tenere la testa è per un giro la Giraffa che poi rallenta e al penultimo Casato viene superata dall’Istrice che rinveniva con buono spunto con Federico Arri detto Ares su Reo Confesso il quale ha poi chiuso la prova vincendo.
L’ordine di allineamento ai canapi:
CHIOCCIOLA Anda e bola Jonatan Bartoletti detto Scompiglio
TORRE Zio Frac Giuseppe Zedde detto Gingillo
DRAGO Ungaros Andrea Coghe detto Tempesta
ISTRICE Reo confesso Federico Arri detto Ares
TARTUCA Una per tutti Sebastiano Murtas detto Grandine
NICCHIO Astoriux Elias Mannucci detto Turbine
ONDA Viso d’angelo Carlo Sanna detto Brigante
SELVA Violenta da Clodia Giovanni Atzeni detto Tittia
GIRAFFA Abbasantesa Federico Guglielmi detto Tamurè
AQUILA Veranu Stefano Piras detto Scangeo