Nicoletta Fabio: "Palio da sindaco, emozione forte. Cultura e decoro urbano le priorità"

Il sindaco si racconta a Siena Tv: "Il Santa Maria soffre una situazione di stallo, vogliamo creare un rete con tutte le eccellenze culturali cittadine. Decoro urbano, la città deve essere più bella. Il rammarico? Non aver accompagnato i miei studenti all'esame di maturità"

Di Redazione | 30 Giugno 2023 alle 12:30

Nicoletta Fabio: "Palio da sindaco, emozione forte. Cultura e decoro urbano le priorità"

Le emozioni del primo Palio da sindaco di Siena, il bilancio del primo mese di lavoro e le priorità da affrontare al termine della Carriera. Il primo cittadino Nicoletta Fabio si racconta ai microfoni di Siena Tv, svelando anche un suo personale cruccio.

“Calpestare il tufo nelle vesti di sindaco è stata un’emozione forte, la mia principale preoccupazione era che fosse tutto a posto, i dettagli sono fondamentali nel Palio – racconta – ho cercato di contenere le emozioni, chi mi conosce sa che dietro gli occhiali scuri si nasconde uno sguardo ansioso ed emozionato. Ho avuto la conferma che la macchina organizzativa del Palio è ben oliata e rodata, grazie alla straordinaria partecipazione di un personale che lavora con passione” tiene a sottolineare.

Primo mese di lavoro a Palazzo Pubblico, il bilancio: “Dopo un mese l’impressione e la constatazione è di avere una una squadra di assessori che lavora con entusiasmo. Ci sono problematiche urgenti e dossier aperti da affrontare, che erano rimasti in sospeso per via del cambio di amministrazione. Non è ancora una soluzione, ma nel frattempo abbiamo trovato una sistemazione dignitosa per alcuni di quei pakistani che da tempo vivevano in situazioni di difficoltà, poi c’è il caso del Siena che mi sta particolarmente a cuore”.

Le priorità dopo il Palio: “Ci sono tante cose da fare. Mi sono riservata la delega della cultura, che è un comune denominatore di tutti gli aspetti dell’Amministrazione, c’è da riprendere in mano la questione del Santa Maria delle Scala che soffre una situazione di stallo. Vorremmo poi creare una rete tra le varie realtà culturali, musicali e museali, accademie ed università, e c’è da lavorare sul decoro urbano, la città deve essere più bella. Vorrei aprire alla collaborazione con le varie realtà ed associazioni di categoria, abbiamo già preso contatti”.

“Un rammarico? Aver lasciato la scuola e la classe quinta nell’imminenza dell’esame di stato, mi sono sentita in colpa di non averli potuti accompagnare – svela – li seguivo fin dalla prima, con il Covid nel mezzo, sono stati anni intensi. Ma sono rimasta in contatto con gli studenti ed informata sull’esito delle prove. Sono 35 anni che insegno, era la mia quotidianità, stare con i ragazzi mi ha mantenuto un po’ più giovane, più sveglia di testa, disponibile alla novità e dialogante”.



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