La Ducati ha fatto jackpot nel motorsport. Con anche il titolo MotoGp già colorato di rosso, da capire solo se Pramac o no, la casa di Borgo Panigale ha conquistato tutti i titoli massimi delle due ruote su asfalto. A vivere da vicino questi successi è stato anche un senese, panterino doc, il social media manager e press officer dell’Aruba Racing Team di Ducati Federico Cappelli.
“E’ stata un’annata straordinaria per tutta la famiglia Aruba che comprende sia le squadre Superbike che Supersport – ha detto Federico Cappelli -. Abbiamo iniziato con le vittorie un mese fa, a Portimao, con la conquista di Bulega del titolo mondiale Supersport, ed anche del titolo per le case costruttrici. Poi nel weekend successivo abbiamo conquistato la cosiddetta ‘tripla corona’ in Superbike, quindi il campionato piloti con Alvaro Bautista, il campionato costruttori e il campionato dei team. Per il secondo anno consecutivo abbiamo conquistato tutto quello che c’era da conquistare”.
Tante vittorie sono sinonimo di tanti bei ricordi ma il più incredibile della stagione è molto recente: “Chi ha seguito l’ultima gara avrà visto il finale incredibile tra Toprak e Alvaro – ha ricordato Cappelli -. Bautista è arrivato secondo per 30 millesimi e quindi quel risultato avrebbe determinato una sconfitta nella classfica riservata ai team. Poi abbiamo ricevuto la notizia della penalizzazione di Toprak e così avremmo perso per solo un punto. Dopo qualche istante però hanno penalizzato anche Locatelli e quindi siamo dovuti tornare al box per prendere i cartelli con scritto ‘Team World Champion’ per festeggiare”.
Prima di festeggiare a dovere questi successi c’è ancora un’altra lunga trasferta da affrontare: “L’ultimo evento sportivo sarà settimana prossima, con Bautista andiamo in Malesia per la terza wild card della stagione e sarà molto interessante perché è una pista su cui Alvaro è andato molto forte”.
