In programma eventi, conferenze e animazioni per il compleanno dell’ospedale psichiatrico aperto nel dicembre 1818
Il 6 dicembre del 1818 apriva a Siena il manicomio San Niccolò, che sarebbe diventato nel tempo un “villaggio disseminato”, articolato in più stabilimenti, botteghe, officine e laboratori, dove lavoravano i pazienti, secondo l’innovativo metodo di cura voluto dal direttore Carlo Livi, che attribuiva al lavoro un forte valore terapeutico. Per onorare la memoria dei 200 anni del San Niccolò, parte integrante della storia di Siena e della psichiatria italiana, il Comune, l’Università di Siena e l’Azienda Usl Sud Est Toscana hanno messo a punto un ciclo di eventi e conferenze che, prendendo il via il prossimo 6 dicembre, dureranno un intero anno, per concludersi a dicembre 2018.
Per illustrare l’operazione culturale avviata dai tre Enti cittadini è stata organizzata una conferenza stampa, che si terrà il 6 dicembre 2017, alle ore 12, presso la ex cappella del San Niccolò (via Roma, 56, Siena). Interverranno: Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena, Francesca Vannozzi, assessora alla Cultura del Comune di Siena, Francesco Ghelardi, direttore amministrativo Azienda USL Toscana sud est. Le relazioni specifiche del convegno saranno di Marco Picciolini, Direttore Zona Senese della Usl con il proprio intervento dal titolo “Il rilancio dei servizi sanitari nel complesso ospedaliero del San Niccolò. Le azioni di valorizzazione degli immobili di proprietà dell’Azienda USL Toscana sud est”; Francesca Roggi – archivista – borsista presso l’Azienda USL Toscana sud est con “Le voci e l’archivio: spazi e carte della follia. Viaggio nell’Archivio storico dell’ex Ospedale Psichiatrico di Siena”; Maria Luisa Valacchi, Davide Orsini, Stefano Aurigi – Università di Siena “Dal grano al pane. Il molino agricolo a cilindri del San Niccolò.”
In chiusura, l’intervento di Antonio Monte del CNR-IBAM, vice presidente Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI).
l 7 dicembre secondo appuntamento per la “Memoria del S. Niccolò”. Il Balletto di Siena, diretto da Marco Batti, porta in scena Fenena. La performance vedrà cinque danzatori esibirsi sui brani più noti tratti dal Nabucco di G. Verdi ed eseguiti dal soprano Francesca Lazzeroni e il mezzosoprano Lara Leonard dell’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, accompagnate al pianoforte da Elina Yanchenko. L’appuntamento, a ingresso libero, si terrà alle 21,15 nei Voltoni del S. Niccolò (via Roma, 56).
“Lo spettacolo si sviluppa su un progetto curato da Marco Burchini – ha spiegato Batti – che affrontando il tema del malato psichiatrico vuole porre particolare attenzione all’aspetto dell’emarginazione che da sempre ha contraddistinto questi pazienti. La figura di Fenena, che nell’opera verdiana da reggente della corona diventa ostaggio di Abigaille, che credeva di essere anch’essa figlia del Re Nabucodonosor, è metafora della situazione vissuta dal malato, imprigionato non per sua volontà e allontanato dalla quotidianità del mondo. Fenena viene quindi a rappresentare un incipit per una politica socio-sanitaria di reinserimento nella società dei malati psichiatrici anche attraverso collaborazioni con Enti e Associazioni sociali e culturali del territorio”.
L’opera di Verdi, così decontestualizzata, si propone al pubblico attraverso un mix di linguaggi strutturati sulla coreografia firmata da Camille Granet e dallo stesso Batti, e in grado di dar vita a sensazioni e stimolare riflessioni sul tema della malattia mentale.