Mega truffa identificata dai Carabinieri di Siena
Sono 280 le parti offese identificate dai Carabinieri di Siena e presso le Procure di Napoli e di Firenze pendono due procedimenti penali, documentati dai laboriosissimi accertamenti dei Militari dell’Arma, che hanno portato a dischiudere la serie quasi infinita di scatole cinesi della quale si servivano gli abili giocatori che avevano messo in piedi una truffa sui giochi on line. Il trucco consisteva nel creare “conti gioco” fittizi ma funzionanti, intestati a soggetti terzi inconsapevoli, accreditandosi alla SNAI e a diverse altre piattaforme di gioco online. Molto spesso gli involontari titolari delle carte erano amministratori pubblici, sindaci e assessori di vari Comuni d’Italia, o altri soggetti molto noti i cui dati potevano facilmente essere ricavati navigando sul web. Con quei dati poteva essere richiesta alla SNAI l’apertura di un conto a spese delle ignare vittime. La procedura di accreditamento si sarebbe poi completata soltanto laddove, entro un mese dalla richiesta, l’aspirante giocatore avesse inviato copia certificata dei propri documenti d’identità e un bonifico. Nel frattempo però si poteva cominciare a giocare online col solo vincolo di non poter prelevare contante da quelle card, nella prospettiva di vincere, o perdere, nella competizione virtuale, accumulando crediti o debiti da soddisfare in un secondo tempo. Secondo il trucco escogitato dall’anonima truffatori, era necessario perdere nel gioco a vantaggio di altri giocatori, in realtà gli stessi ideatori della truffa. A rimetterci erano i malcapitati titolari delle identità sottratte. Nel frattempo, un account di gioco aveva preso a vincere sempre, in particolare nelle ore notturne, al videopoker e ad altri giochi. Ma i sistemi di difesa della SNAI e di tante altre società di scommesse, avevano fatto scattare la procedura definita “chip dumping” o segnalazione di tentativo di azione collusiva, avendo rilevato l’anomalia delle eccessive vincite da parte di un solo soggetto, fuori da ogni razionalità probabilistica. Nelle stesse notti, dal conto indebitamente arricchito e abilitato a ogni transazione, perché ormai certificato, partivano bonifici per le carte prepagate dei malfattori che immediatamente si assicuravano il contante, alla faccia del sistema.