Oggi, a Palazzo Berlinghieri, la consueta conferenza stampa tenuta dal sindaco il giorno della Carriera, per fare il punto della situazione sulle tante questioni legate al Palio e alla festa.
“E’ una giornata significativa da tanti punti di vista – esordisce il primo cittadino Nicoletta Fabio – non faccio niente per nascondere l’emozione e la mia, giusta, tensione. Per noi senesi e contradaioli quando si affronta un evento del genere ci vuole una tensione positiva. I ritmi della festa sono stati un po’ disturbati da un meteo non proprio propizio. Abbiamo saltato due prove, era impossibile fare diversamente, ma abbiamo dimostrato anche di che macchina comunale sia al servizio della festa. Ieri pomeriggio ci sono stati momenti di nervosismo per l’evolversi rapido degli eventi atmosferici ma alla fine con qualche minuto di ritardo la prova si è corsa. L’auspicio è che il tempo ‘birichino’ oggi ci sia favorevole, cerchiamo di goderci la festa nel rispetto dei tempi e della tradizione. Davanti al Palio tutti ci assomigliamo ma poi ognuno lo vive in maniera intima e diversa”.
Gli invitati del Comune: “Ci sono stati degli inviti ufficiali a cominciare dai ruoli apicali. Abbiamo avuto un po’ di risposte negative e poi c’è anche chi ha chiesto cortesemente di assistere al Palio dalle Trifore e dove possibile abbiamo provato ad accontentare queste richieste” ha spiegato il sindaco.
Le condizioni del tufo: “Il clima un po’ umido non ha favorito la compattezza della pista ma gli operai sono a lavoro per renderlo omogeneo – assicura – quest’anno il tufo era perfetto, ha resistito alle piogge torrenziali che ci sono state e poi stiamo cercando di ottenere le condizioni ottimali”.
Il primo Palio da sindaco: “Grosse sorprese non ne ho avute. La conferma più importarne è stato il funzionamento della macchina, già collaudata ampiamente e con una condivisione di obiettivi entusiasmanti. Si può sempre fare meglio ma ho avuto conferme di ciò che già sapevo sia per sentito dire che per la mia vita contradaiola – racconta – per me ci sono stati alcuni momementi nuovi, come la segnatura dei fantini o la scelta dei cavalli da parte dei capitani. Questa è stata una bella soddisfazione, l’emozione c’è. C’è l’emozione della senese che da 62 anni vive questa festa in prima persona e poi in più c’è questo forte di senso di responsabilità”.
Le tensioni Chiocciola-Tartuca: “Dopo il primo episodio della seconda prova che manifestava una potenziale tensione mi sembra che siamo rientrati in canoni tollerabili – nota – ho convocato i priori e capitani delle due contrade per richiamarli all’ordine e al rispetto reciproco. La mia utopia è quella di riuscire a vedere tra le contrade una totale auto regolamentazione, ci dobbiamo provare. Il mio ruolo è quello di smussare certi spigoli e agevolare il reciproco rispetto. Sono le contrade che fanno il Palio e che quindi ne determinano i cambiamenti. A volte in meglio, a volte in peggio ma in totale autonimia che l’amministrazione comumale deve rispettare. Al massimo sono i popoli delle contrade che possono contestare le decisioni dei rispettivi capitani” è la riflessione della Fabio.
Il mossiere: “Ci siamo visti e rivisti. Gli ho fatto le raccomandazioni del caso – afferma il sindaco – al primo posto la tutela degi animali, delle persone e anche dell’ordine pubblico. Il mossiere è esperto, non ha bisogno di consigli e insegnamenti, abbiamo condiviso alcuni aspetti che sono quelli previsti dal regolamento del Palio”.
Un Palio che ha bisogno di essere meglio spiegato a chi non lo conosce, per favorirne la corretta comprensione dall’esterno: “Noi senesi a volte pensiamo di essere più conosciuti di quella che è la realtà. Riceviamo richieste da stampa internazionale ma dall’altra parte capitano anche turisti che si domandano come mai c’è la terra in Piazza – è l’analisi della Fabio – è sicuramente una festa, un evento universalmente noto, ma non così correttamente conosciuto come a volte pensiamo. Su questo dobbiamo lavorare con tutti gli organi predisposti. Non è una campagna promozionale per il Palio, ma una campagna di informazione corretta. La corsa si vede in televisione ma la quotidianità delle contrade è più difficile da comprendere”.