Il Palio della Luce di Anastasio: "La riflette e la fa scaturire, come fosse viva e vibrasse nello spazio"

A margine della presentazione, l'artista racconta la sua opera: "Volevo che questo lavoro riuscisse a riflettere luce e a darla, grazie alla materia che compone il Drappellone e muove l'immagine viva, dopo due anni di attesa"

Di Redazione | 10 Agosto 2022 alle 19:44

È stato svelato, nel cortile del Podestà, il Drappellone realizzato dall’artista italiano Andrea Anastasio.
Un momento segnato dalle forti emozioni e dallo stupore come per ogni presentazione del Cencio dei Palii. Dopo il ritorno ufficiale alla normalità con il Palio del 2 Luglio scorso, che mancava da due anni a causa dello stop per Covid-19, oggi prende il via anche il Palio dell’Assunta con la rivelazione dell’originalissimo Drappellone che è stato accolto con grande stupore dai tanti senesi, turisti, autorità e contradaioli che hanno gremito con curiosità il cortile per ammirare quello che sarà il grande oggetto dei desideri per le 10 Contrade che martedì prossimo diventeranno le grandi protagoniste sul tufo di Piazza del Campo.

A presentare il Drappellone è stato il direttore del MAO (Museo d’Arte Orientale) di Torino Davide Quadrio che, insieme al Sindaco di Siena Luigi De Mossi, ha affiancato Andrea Anastasio, artista poliedrico, affascinato dallo studio delle poetiche dell’arte concettuale e delle sue potenziali convergenze con l’industrial design. Un’opera luminescente estremamente innovativa e diversa da tutti gli altri Cenci composta da migliaia di paillettes cucite sul lato frontale in chiffon di seta e che, come tessere di un mosaico, compongono l’iconografia del Palio dell’Assunta.

“È emozionante vedere un proprio lavoro annunciato in questo modo, per me oggi è stata l’incarnazione di un’apparizione”. Dice Andrea Anastasio, artista del Drappellone. “È un Palio di Luce, perché la luce è quanto di più intangibile ma anche quanto di più istintivamente portatore di elementi divini. Volevo perciò che questo lavoro riuscisse non solo a riflettere luce, ma a darla, la pittura la assorbe mentre il materiale attraverso il quale è stato composto la riflette, la fa scaturire e fa muovere le immagini, come fosse viva soprattutto dopo due anni di attesa, che vibrasse nello spazio“. L’artista commenta anche le reazioni riguardo l’innovazione che ha portato questo Drappellone: “sono contento sia stato accolto con stupore perché tutto la storia dell’arte è fatta di innovazione e di capacità di trasferire una tradizione nel futuro”. E sull’utilizzo delle paillettes l’artista parla di un materiale che è modulare e molto piccolo, che per essere visibile ha necessità di quantità, come un popolo fatto di tante piccole presenze che nell’insieme riescono a restituire un’immagine. “Fino ad oggi ho amato Siena per ciò che testimonia, per ciò che mi ha dato da studente quando venivo qui a vedere nella realtà ciò che studiavo sui libri, adesso sarò per sempre legato a questa città che per una settimana desidererà questo Drappellone che ho creato e che, dal momento in cui verrà conquistato, sarà mantenuto con estrema cura all’interno di una Contrada, anche per questo sarò sempre grato a Siena”.



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