Endurance: all’ex Ippodromo del Casalone la terza tappa del Festival Terre Toscane

Due giorni di gare internazionali a Grosseto, con 200 cavalli alla partenza. I binomi senesi si sono messi in luce vincendo diverse categorie

Di Redazione | 29 Agosto 2023 alle 17:00

Due giorni di gare internazionali di Endurance quelle che si sono svolte a Grosseto nell’impianto dell’ex ippodromo del Casalone. Circa duecento i binomi alla partenza per le prove di resistenza organizzate da Generali Endurance che da anni rappresenta il miglior comitato organizzatore della disciplina, creando eventi di grande richiamo in tutta la Toscana Sud Est. Il VII Trofeo del Casalone è ormai una data fissa anche come tappa del Festival Terre Toscane il cui ultimo atto si terrà a Arezzo a novembre. Tanti i senesi appassionati di cavalli che hanno preso parte alla due giorni. Tra i binomi senesi: Lucrezia e Leonardo Bellaccini, Caterina Manganelli, Vincenzo Abruzzese, Livia Bencini, Maurizio Grazzini.

“Organizzare gare di questo genere, è un impegno enorme – ha spiegato Alessandro Generali presidente dell’Associazione Generali Endurance di San Quirico D’Orcia – perché tutto funzioni sono necessarie decine di persone e tanti giorni di preparazione per scegliere i percorsi che devono essere lunghi almeno trenta chilometri. Lo sforzo economico è altissimo e da anni dobbiamo fare tutto da soli perché non ci sono investimenti”.

Un vero peccato perché l’Endurance toscano e italiani è ai massimi livelli mondiali. Lo dimostra anche il fatto che anche gli Emirati Arabi hanno scelto la Toscana per organizzare la loro gara.

Uno sport equestre quello dell’Endurance che vede la movimentazione di molte persone. Dietro ad ogni cavalli ci sono almeno cinque elementi che compongono un team. “Una gara con cento partenti si porta dietro almeno cinquecento tra addetti ai cavalli e concorrenti – ha spiegato Alessandro Generali- Sono manifestazioni sportive che creano un importante indotto per il territorio. Pensiamo ad alberghi e strutture ricettive e ai ristoranti. Sono cinquecento persone che mangiano e dormono nello stesso posto tre giorni, fuori dall’alta stagione turistica”.

 



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