Un “parere scientifico” che “apre la strada alla prima autorizzazione all’immissione in commercio di un vaccino contro Covid-19 nell’Ue da parte della Commissione europea, con tutte le garanzie, i controlli e gli obblighi che ciò comporta”.
Il Chmp “ha completato la sua rigorosa valutazione di Comirnaty – prosegue l’Ema – concordando sulla conclusione che sono ora disponibili dati sufficientemente solidi sulla qualità, sicurezza e l’efficacia del vaccino, tali da raccomandarne un’autorizzazione condizionata. Questo fornirà un quadro controllato e solido per sostenere le campagne di vaccinazione a livello dell’Ue e proteggere i cittadini dell’Unione”.
Uno studio clinico molto ampio, ricorda l’Ema, ha dimostrato che Comirnaty è efficace nel prevenire Covid a partire dai 16 anni d’età. Il trial ha coinvolto complessivamente circa 44mila persone, a metà delle quali è stato somministrato il vaccino mentre all’altra metà un’iniezione placebo; i partecipanti non sapevano se avevano ricevuto l’uno o l’altro. L’efficacia è stata calcolata in oltre 36mila over 16, inclusi anziani ultra 75enni, che in precedenza non avevano avuto alcun segno di infezione da Sars-CoV-2. E’ emersa una riduzione del 95% del numero di casi Covid sintomatici nei vaccinati (8 su 18.198 hanno mostrato segni di malattia), rispetto al gruppo controllo (162 casi su 18.325). Si è osservata inoltre un’efficacia del 95% circa nei partecipanti a rischio di Covid-19 in forma grave (asmatici, pazienti con malattie polmonari croniche, diabete, ipertensione, obesità).
L’elevata efficacia è stata mantenuta indipendentemente dal genere o dal gruppo etnico. Comirnaty viene somministrato attraverso due iniezioni nel braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. Gli effetti indesiderati più comuni sono stati generalmente lievi o moderati, e si sono attenuati entro pochi giorni dalla vaccinazione. Includevano dolore e gonfiore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi e febbre.
“Al momento – ha chiarito Cooke parlando della variante inglese del virus – quello che possiamo dire è che non ci sono evidenze che il vaccino non funzioni contro questa nuova variante del coronavirus Sars-CoV-2“.
“L’autorizzazione a questo primo vaccino anti Covid è anche un’indicazione del fatto che il 2021 può essere più luminoso del 2020“, ha sottolineato il direttore esecutivo dell’agenzia europea del farmaco. “Il nostro lavoro” sul vaccino anti-Covid, ha chiarito Cook, “non si ferma qui. Continueremo a raccogliere e ad analizzare i dati sulla sicurezza e l’efficacia di questo vaccino per proteggere le persone che lo assumono in Ue”.
La Commissione Europea deciderà sull’autorizzazione condizionata alla commercializzazione del vaccino “entro stasera”, fa sapere la presidente Ursula von der Leyen, via social network. Per von der Leyen “è un momento decisivo nei nostri sforzi per dare vaccini sicuri ed efficaci agli europei. Ora agiremo rapidamente. Mi aspetto una decisione della Commissione Europea entro stasera”.
“E’ la notizia che aspettavamo – dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza – . La battaglia contro il virus è ancora molto complessa, come dimostrano anche le ultime notizie provenienti da Londra, ma avere a disposizione un vaccino efficace e sicuro apre una fase nuova e ci da più forza e fiducia”.
Ottimisti anche i medici. “Oggi è un bel giorno: inizia una nuova era, che ha tutte le potenzialità per portarci fuori dalla pandemia di Covid”, afferma Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). “Il vaccino non sarà la bacchetta magica che, di colpo, ci riporterà a prima della pandemia – sottolinea -. Ci vorrà tempo, ci vorranno anche aggiustamenti, come dimostra la nuova variante ‘inglese’ del virus, ma siamo finalmente sulla strada giusta per uscirne“.