L’Agrestone è uno dei quartieri più grandi e popolati di Colle Val d’Elsa. Situato sopra una collina alla periferia sud della città, conta quasi 3000 abitanti (un numero considerevole per una città con poco più di 20 mila residenti), e ha visto la sua espansione negli anni novanta, con la costruzione di una zona residenziale, scelta da molti colligiani per viverci.
Da qualche anno però l’Agrestone non è solo zona residenziale, ma risulta essere anche un fulcro di attività sociali, ricreative e sportive di cui beneficia tutta Colle Val d’Elsa. Questo grazie soprattutto all’impegno del Circolo dell’Agrestone, di cui il presidente è Rudy Palmieri, che si fa portavoce di alcuni aspetti indicati dagli abitanti dell’Agrestone e che devono essere posti all’attenzione dei candidati sindaci: “Alla luce del numero di persone che ci abitano e di quello che rappresenta oggi l’Agrestone per tutta la comunità colligiana, chiunque sarà il sindaco non può dimenticarsi di noi. Mancano alcuni servizi essenziali e basilari per un quartiere delle nostre dimensioni, come ad esempio la fontanella dell’acqua. Non ci sono uffici postali. Non ci sono alimentari dove fare la spesa (per questo si potrebbero trovare accordi con i supermarket della città). Inoltre – continua Palmieri – l’illuminazione pubblica un po’ difetta. Andrebbe potenziata per motivi di decoro e di sicurezza. Ci auguriamo, e qui parlo come presidente di un’associazione, che i costi inerenti ad essa vengano abbassati”.
Come detto in precedenza, il Circolo dell’Agrestone è diventato un luogo di ritrovo cittadino (non solo periferico) che abbraccia più generazioni. Vengono allestite iniziative di carattere sociale e di intrattenimento. E poi c’è lo sport. Dopo solo due anni di campionato Amatori, la squadra di calcio del quartiere potrebbe percorrere la strada della Terza Categoria nella stagione 2024-2025. Un passo bello grosso, ma che stuzzica la fantasia dei tifosi agrestonesi (che non sono pochi). Rudy Palmieri prosegue: “Sarebbe interessante un piano per riuscire a dotare l’Agrestone di un impianto sportivo, per giocare veramente in casa e non essere dipendenti dalla Colligiana, che oltre alla prima squadra, ha i campi occupati dalle giovanili. Per la costruzione dell’impianto sarebbe opportuno intercettare dei fondi europei, regionali o comunque tematici, senza intaccare risorse comunali. A Colle Val d’Elsa l’unico posto dove è possibile giocare a calcio è il Gino Manni. Non esistono altre possibilità al momento. Le difficoltà ci sono. E sarebbe un peccato la mancata iscrizione ad un campionato a causa dell’assenza di rettangoli di gioco sul suolo colligiano. L’Agrestone in Terza Categoria è un bel progetto”.